Essere tecnico allenatore ti porta a vivere in maniera indiretta le ansie, le emozioni, le gioie e le delusioni dei atleti che alleni. Sei li a bordo vasca a trattenere il respiro e a rivivere quell’esperienza immedesimandoti per un istante con l’atleta che hai allenato, seguito, istruito, fatto crescere.
A volte, però, ti viene voglia di riprendere le pinne e salire in pedana a ripercorrere quelle emozioni di anni fa, a metterti alla prova, a sentirti ancora vivo ed attivo nella tua passione, nel tuo sport.
L’apnea è uno di quei rari sport che ti permettono di farlo anche se sei avanti con gli anni.

Atleti dell’ASTIBLU al Campionato Italiano Primaverile di Apnea Dinamica con Attrezzi 2023

Dovendo andare a Verona ad accompagnare le nostre atlete per il Campionato Italiano Primaverile di Apnea Dinamica, ho voluto rispolverare la mia vecchia monopinna e di ritornare in vasca, di rimettermi in gioco.
Mi ha appoggiato a questa scelta Andrea, il nostro Presidente. Mi disse: “Luca, partecipa, dai l’esempio che lo sport non è solo vincere, ma esserci, provarci, tentare e divertirsi.

Così dopo circa 8 anni mi sono iscritto alla gara. Salire in quella pedana, aspettando il Top Time ovvero l’inizio della prestazione mi fatto ricordare le emozioni passate, malgrado una passata e breve esperienza in quel momento avevo “il cuore a mille”, ero emozionato e anche un po’ spaventato. Avevo paura di non farcela, di fare una brutta figura, ma il vedere le mie atlete che mi facevano il tifo mi ha tranquillizzato e al Top Time sono partito.
Nel momento che metto la testa sott’acqua succede una cosa strana, tutte le ansie, tutte le paure, tutti i pensieri svaniscono, sono solo io con me stesso. Facendo l’apnea dinamica passi per delle fasi, la prima è di silenzio e solitudine, sei li che sei partito e ti aspettano i metri davanti. Personalmente cerco di muovermi con tecnica, facendo il movimento più preciso possibile. La seconda fase è di sofferenza, l’anidride carbonica si fa sentire e il corpo si ribella ad essa. E’ un momento duro, di difficoltà, è quello dove ti giochi la gara, basta se sei distratto, se hai pensieri negativi, se non credi in te stesso, allora cedi, rinunci. In quel momento cerco di rilassarmi, rallento il ritmo, cerco di stendermi, mi concentro sul movimento, mi rassicuro ricordandomi gli sforzi fatti negli allenamenti precedenti. Questa fase mi si verifica dopo i 50 mt. Poi giro il muro dei 75 mt. nel momento di maggior sofferenza, infatti sbaglio la virata che mi sbilancia, ma dopo poco tutto passa, il corpo si rilassa. Inizia la terza fase, recepisco nuove sensazioni. Scherzando dico che vedo i puffi salutarmi, invece negli altri atleti c’è chi parla con la loro defunta nonna, chi vede la luce, chi … insomma si sta in uno stato surreale, quasi psichedelico. Sai che stai camminando per un filo e un non nulla ti fa cadere nell’oblio, nel black out. Non ricordando fino a che punto potevo andare avanti decido di emergere, il muro dei miei sogni, i 100mt., non è così lontano, ma scelgo di smettere, di risalire. Sarà un altro giorno che lo raggiungerò.
Appena sono con la testa fuori dell’acqua, ritornano i rumori e l’ossigeno. Ti concentri a respirare, a riprendere la respirazione, fai ok al giudice e aspetti il verdetto di conformità. Cartellino bianco, prestazione conforme, è fatta.
Questa prestazione mi ha portato a 86,13 mt, in poche parole era la misura che avevo 8 anni fa, sembra che il tempo non sia passato.
Esco dall’acqua felice e soddisfatto. Certo non portiamo nessuna medaglia, ma lo sport ci insegna che come c’è un vincente, c’è anche un perdente che ha la stessa passione ed ha messo lo stesso impegno. L’importante è che alla fine, caparbi, continuiamo sui nostri obiettivi e le nostre ambizioni. Una volta dissi ad un atleta, noi dobbiamo imparare a perdere per poter vincere.
Malgrado nessun podio, la pioggia che ci ha accompagnato, il viaggio lungo, la stanchezza, abbiamo fatto testimonianza nei campionati, chi più e chi meno ha raggiunto i suoi obiettivi, siamo stati insieme e ci siamo divertiti: siamo tornati ad Asti felici e possiamo dire che è stata una bellissima giornata.
Prossima tappa Lodi.

Si sono conclusi lo scorso fine settimana a Novara i Campionati Italiani Assoluti di apnea indoor FIPSAS, la competizione riservata agli atleti di categoria Elite e che chiude la stagione delle gare in piscina.

Grandi numeri e grandi risultati, 36 squadre in gara, 175 atleti che nei tre giorni di gare si sono cimentati in 370 prove di apnea realizzando 3 nuovi record italiani.

Asti Blu presente, con i suoi apneisti di punta, a difendere il titolo di Squadra Campione d’Italia di Apnea conquistato lo scorso anno a Torino. E anche quest’anno abbiamo raccolto risultati di grande rilievo: 3 titoli individuali di Livia Bregonzio, atleta della Nazionale, che con 145 metri è Campionessa Italiana di apnea dinamica senza attrezzi (rana sub) e con 181 metri è anche Campionessa Italiana di apnea dinamica con le 2 pinne. Rosa Giannoccaro, con 4 minuti e 41 secondi si è aggiudicata l’oro nell’apnea statica, disciplina nella quale Monica Chiabrando, con 4 minuti e 26 secondi si è aggiudicata la medaglia di bronzo.

Da segnalare, fra i risultati individuali, le 3 bellissime prove di Luca Rissone, 156 metri di dinamica senza attrezzi, 171 metri di dinamica con le 2 pinne e 206 metri di dinamica con la monopinna e i 172 metri di dinamica con la monopinna di Rosa Giannoccaro.

Tutti i nostri atleti hanno dato il massimo, migliorando sensibilmente le prestazioni dello scorso anno, ma ciononostante non siamo riusciti a riconquistare il titolo a squadre che per un soffio è stato vinto dalla società torinese SottoSotto. Alla fine dei conteggi, infatti, i metri percorsi in apnea dai torinesi nelle 21 prove prese in considerazione per il titolo a squadre sono stati 3.284, mentre l’Asti Blu ne ha percorsi 3.185.

Classifiche disponibili sul sito FIPSAS.

Articolo al sito FIPSAS.

Riprese delle fasi salienti di gara al nostro canale YouTube.

E adesso mare, gita al Giglio, assetto costante (seguite il sito per le uscite in mare).

Asti Blu si distingue il 19 marzo all’edizione di esordio del Trofeo NovarApnea presso la piscina olimpionica del Pala Igor a Novara il   in occasione del campionato regionale che raccoglieva l’adesione di ben  142 atleti provenienti da tutta Italia e appartenenti a 14 squadre riuniti per  prendere parte alle prove di qualificazione nazionale della disciplina apnea dinamica, con e senza l’ausilio di attrezzi. Il Trofeo è stato vinto dal Club Sotto Sotto di Torino, la squadra  Astigiana  causa malanni di stagione riportava molte assenze nella rosa  che non le permettevano di mirare al titolo, ma a livello individuale si distingueva con ottimi piazzamenti e record personali.

Nell’apnea dinamica con attrezzi (pinne) ricordiamo il primo posto nella categoria Elite di Giannoccaro Rosa che con una distanza di ben  143,15mt (record personale) si aggiudicava il titolo di campionessa regionale della specialità. Sempre nell’apnea dinamica con attrezzi, ma con la monopinna  Livia Bregonzio atleta della Nazionale  Italiana conquistava  il secondo posto con ben 204 mt percorsi con un solo atto respiratorio. Per la categoria  Elite maschile  apnea dinamica con  attrezzi pinne  sfiorava  il podio Riccardo Tiengo con  132 mt piazzandosi al quarto posto.

A distanza di nemmeno un mese è stata  la città  di Bari ad ospitare, nel fine settimana 1 e 2 Aprile l‘edizione 2017 dei Campionati Italiani Primaverili di Apnea Indoor ,  anche in questo caso  Asti Blu otteneva ben  due medaglie d’argento rispettivamente con Livia Bregonzio nella dinamica senza attrezzi  (rana) con  una distanza di ben 146,26 mt, il  secondo argento veniva conquistato da Rosa Giannoccaro nella prova di statica  abile a fermare il  cronometro a 4’ 50’’,99, ancora  Livia Bregonzio conquistava medaglia di bronzo questa volta nella specialità dinamica con attrezzi (monopinna) con 170,84 mt.

Le performance non si sono fermate alle sole medaglie, ma altri due  atleti di Asti Blu hanno siglato il loro record personale in diverse specialità  Rosa Giannoccaro  153,13 mt dinamica con pinne e Marco Masi 181,43 in dinamica con pinne  a testimoniare una squadra in grande forma pronta per i prossimi Campionati Italiani Estivi di Apnea Indoor, gli “assoluti”,  che si svolgeranno a Novara  il 19/21 maggio durante i quali Asti Blu sarà chiamata a difendere il titolo di Campione Italiano a squadre conquistato per 2 anni di seguito.

img-20161119-wa0016Sabato 19 e domenica 20 novembre si sono tenuti a Fabriano (AN) i Campionati Italiani Invernali di apnea indoor.

Il Team Apnea Asti Blu si è aggiudicato il terzo posto nella classifica a squadre con 225 punti, dietro al Blue World di Cagliari e il Monsub di Jesi, conquistando ben 7 medaglie con soli 8 atleti. Il risultato è notevole, se paragonato ai punteggi delle altre squadre, composte da un numero ben maggiore di partecipanti.

Questa vittoria è stata possibile grazie alle prestazioni di Livia Bregonzio, Rosa Giannoccaro, Alessandro Iannuzzi, Roberto Gallesio, Marco Masi, Maurizio Santero, Emiliano Scaburri e Riccardo Tiengo.

La prima medaglia di questi campionati è stata vinta da Rosa Giannoccaro, che con 4 minuti e 22 secondi si è aggiudicata il bronzo nella statica; Rosa ha poi fatto la tripletta, conquistando il terzo gradino del podio anche nella gara di dinamica senza attrezzi con 105,92 metri e nella dinamica con attrezzi (pinne) con 134,70 metri. La compagna di squadra Livia Bregonzio, atleta della Nazionale italiana di apnea dinamica, si è aggiudicata il titolo italiano nella dinamica senza attrezzi, conquistando l’oro con 131,35 metri e l’argento nella dinamica a pinne con 142,45 metri.

Bronzo per Roberto Gallesio che ha nuotato a rana sub con un solo atto respiratorio per 137,80 metri e per Emiliano Scaburri nella dinamica a pinne con 178,08 metri, seguito a poca distanza dal compagno di squadra Marco Masi.

Record personale nella sua prima gara di dinamica senza attrezzi per Riccardo Tiengo che conquista il nono posto con 114,20 m.

Sfortunato Alessandro Iannuzzi che, dopo la gara di statica in cui aveva trattenuto il respiro per 4,13 minuti, non è riuscito a passare nella categoria élite durante la gara di dinamica senza attrezzi ed è stato squalificato, pregiudicandosi così la possibilità di partecipare alle gare successive.

I Campionati Italiani di Fabriano hanno aperto la stagione agonistica 2016/2017. Le prestazioni dei nostri atleti sono state per la maggior parte dei casi superiori ai risultati raggiunti alla fine della scorsa stagione e sicuramente di rilievo per essere a inizio stagione… bravi e di stimolo per quelli che questa volta sono rimasti a casa.

E ora, pronti per la gara di casa l’8/12!